Cicagna - Il Paese della Cicogna
Il paese di Cicagna si trova al centro della valle proprio sul fiume che l’attraversa. Il capoluogo si sviluppa infatti sulle due sponde del Lavagna e presenta un piccolo centro storico con antiche case molte delle quali finemente affrescate. Il borgo conserva un antico ponte risalente al 1557.
Il Comune conta cinque frazioni, Monleone, Pianezza , Cassottana, Canivella e Serra. Sul versante a mare si trova il Monte Manico del Lume, un monte di modesta altitudine (801 mt) ma meta escursionistica molto conosciuta e interessante.
Sul territorio del Comune trovano sede molte e varie attività commerciali e produttive come quella dell’immancabile ardesia. L’agricoltura è stata centrale in passato ma ancora è diffusa grazie alla produzione di ortaggi, frutta, vite.
Cicagna grazie alla sua posizione e alla conformazione pianeggiante fu un centro importante per la Fontanabuona già intorno all’anno Mille, quando vide l’ascesa di una di una delle ventotto Pievi del Genovesato.
Come altre località fu sede di traffici di merci principalmente sale e pane che veniva prodotto e poi trasportato sui muli per essere venduto in pianura padana. In passato su questo territorio fu attiva altresì l’industria tessile del lino del cotone e della seta.
Cicagna vanta un legame particolare con la musica tradizionale dell’Apennino avendo dato i natali Nicolò Bacigalupo, detto ü Grixiu (Cicagna, 1863 – 1937). Per molti anni si dedicò a recuperare l’arte della costruzione dei pifferi, strumento che, insieme alla fisarmonica, ha animato per secoli canti e balli tradizionali.
Per un gioco di parole Cicagna è anche il paese della cicogna.
Negli anni venti la lettera di un bimbo indirizzata alla” cicogna “ venne recapitata all’ufficio postale di Cicagna, ne seguì una risposta della direttrice che diede avvio ad una lunga e fantasiosa corrispondenza con molti altri bambini.
Nel tempo la cicogna è diventata il simbolo del paese come testimonia la statua a lei dedicata e posta sulla torre civica.